Fase Profetica: prima tappa a Roma
Dal 15 al 17 novembre 2024, circa mille persone si sono ritrovate a Roma, ma l’atmosfera richiamava quella della prima comunità di Gerusalemme, subito dopo la Pentecoste, più di 2000 anni fa. Questo è stato il pensiero che ha attraversato la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, dove i tavoli sinodali, composti ciascuno da dieci persone – il nostro Pastore, padre Franco Moscone, un sacerdote don Salvatore Miscio, un giovane Pasquale Ciuffreda e una donna Annamaria Salvemini, in rappresentanza della nostra Chiesa locale – hanno riflettuto insieme, uniti nell’essere tutti per Uno, Uno per tutti. Si trattava della Prima Assemblea Sinodale delle Chiese che sono in Italia, un’esperienza ecclesiale significativa, di incontro, preghiera, ascolto, condivisione e discernimento comune. Vescovi e delegati diocesani hanno fatto tappa lì, a Roma, durante un Cammino che sta segnando la vita delle nostre comunità. Giunti alla Fase Profetica, ora si interrogano su quali proposte offrire alle Chiese locali in vista della Seconda Assemblea sinodale, seguendo le traiettorie delineate nei Lineamenti.
I temi affrontati riguardano iniziazione cristiana, ascolto dei giovani, il rapporto con la cultura e i linguaggi della comunicazione, della liturgia, la formazione dei responsabili e sacerdoti, l’impegno nella carità, la partecipazione, la ministerialità, il ruolo delle donne, la riforma delle curie, l’organizzazione amministrativa, la struttura territoriale e la trasparenza, con l’obiettivo di promuovere una visione missionaria della Chiesa.
A breve, nella Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e in tutte le Diocesi d’Italia, sarà condiviso uno “Strumento di lavoro” frutto di anni di riflessioni e sintesi. Sarà un’altra opportunità per essere, ancora una volta, parte attiva e missionari di quel sogno condiviso da Papa Francesco, dal nostro Vescovo e da Dio, che ci guida e ci precede attraverso lo Spirito Santo.
A. S.
*Sul canale Youtube della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, sono disponibili le parole di padre Franco Moscone durante l’evento. Inoltre, è possibile leggere il Messaggio che i partecipanti alla Prima Assemblea Sinodale hanno consegnato a Papa Francesco.
17 Novembre 2024
Beatissimo Padre,
al termine della Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, Le rivolgiamo un pensiero di gratitudine per la Sua vicinanza e per le Sue parole di incoraggiamento e di sostegno.
Riuniti in questi giorni nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, abbiamo condiviso davvero “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce” (cf. GS, n. 1) dell’umanità. Abbiamo colto soprattutto la vivacità, che continua ad abitare le comunità dei nostri territori. Abbiamo avuto cura di non dimenticare gli ultimi, quanti abitano nelle periferie esistenziali, i poveri dei quali oggi celebriamo la Giornata mondiale. Abbiamo pregato con loro e per loro.
Dopo la breve “sosta” di queste giornate, durante le quali per le Chiese in Italia è iniziato il processo di attuazione del Sinodo dei Vescovi (cf. Documento finale della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 26.10.2024, n. 9), siamo già pronti a rimetterci in cammino verso la Seconda Assemblea sinodale, che vivremo dal 31 marzo al 4 aprile 2025. Ci lasceremo ancora una volta guidare dalla triplice consegna che Lei, Padre Santo, ci ha affidato: “Continuare a camminare, fare Chiesa insieme ed essere una Chiesa aperta” (Messaggio ai partecipanti alla Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, 11 novembre 2024).
La nostra gratitudine diventa adesso impegno nel tradurre in decisioni e scelte concrete le riflessioni raccolte nelle fasi di ascolto e discernimento di questi anni di Cammino sinodale e dai lavori di queste giornate. Nella Basilica, che ci ha ospitato, abbiamo fatto risuonare ancora una volta con commozione le parole che San Giovanni XXIII ha pronunciato in apertura del Concilio Vaticano II: “La Madre Chiesa si rallegra perché, per un dono speciale della Divina Provvidenza, è ormai sorto il giorno tanto desiderato” (11 ottobre 1962). Ci sentiamo in un momento di rinnovata Pentecoste.
È il tempo di realizzare quella missione nello stile della prossimità, che aveva animato San Paolo. Il libro degli Atti racconta che i primi passi della sua missione sono avvenuti con altri apostoli e discepoli come Barnaba e Giovanni (cf. At 13,2-4), prendendo letteralmente il largo per fondare e sostenere le comunità cristiane primitive. Sentiamo anche noi questa vocazione ad una missione condotta non in solitaria, ma insieme, per portare con coraggio e speranza il Vangelo, anzitutto attraverso la testimonianza dell’amore fraterno (cf. Gv 13,35).
Grazie, Padre Santo. Benedica noi e il cammino che ci attende. Le confermiamo la preghiera nostra e delle nostre comunità.
I partecipanti
alla Prima Assemblea sinodale
delle Chiese che sono in Italia